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A FABRIZIA IL CINIPIDE DEL CASTAGNO

Un gran numero di castagni di Fabrizia sono alterati dal cinipide. I rami si presentano completamente pieni di galle di colore verde o rossastro, che prendono il posto di quelle che dovrebbero essere le normali gemme di maggio. Persino le piccole piante di nuova vegetazione, si presentano sformate dall'effetto invasivo di questo cinipide cosiddetto galligeno. Si tratta di una piccola vespa, il cui nome scientifico è Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu. Questo fitofago, originario della Cina , attacca i castagni provocando la formazione di galle che inglobano i nuovi germogli (foglie e fiori) e compromettendo gravemente la produzione dei frutti.

A prima vista, da una certa distanza, si ha la sensazione di essere di fronte a dei ciliegi un po' strani, carichi di precoci frutti in maturazione. Purtroppo, però, si tratta del risultato di una malattia del castagno, forse la più pericolosa per la sopravvivenza della pianta stessa.

Il contrasto all'invasione del cinipide pare possa essere efficacemente tentato mediante immissione nell'ambiente di insetti dal nome scientifico di Torymus sinesi Kamijo. Vi sono notizie ottimistiche riguardo agli effetti del lancio di questo insetto, utile nel controllo biologico del cinipide galligeno del castagno, essendo stato sperimentato da qualche tempo in altre regioni italiane. In Toscana, in particolare, il programma è stato realizzato con la collaborazione dei ricercatori del Dipartimento di Valorizzazione e Protezione delle risorse Agroforestali (Di.VA.P.R.A.) dell' Università degli studi di Torino (fonte http://meta.arsia.toscana.it/meta/meta?id_news=292 ), liberando in natura questi imenotteri, in base a protocolli già sperimentati con successo in Piemonte e in altre regioni infettate dall'arrivo in Italia di questo insetto, proveniente dal Giappone, da circa 10 anni.

Si presume, data la vastità del problema, che il fenomeno sia già in osservazione e studio, per la messa in opera degli opportuni rimedi. Tuttavia E' bene, comunque, tenere viva l'attenzione, stante l'importanza per i nostri boschi, di questa pianta che ne caratterizza sia l'habitat naturale che il sostrato economico.

Nota:

Le zone rilevate e le foto allegate (datate 19 maggio 2012), riguardano il tratto Marco Marra - Angillella- Spaca, sulla SS.501 Fabrizia-Cassari.

Maria Cirillo

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(esemplare sano)

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