La Chiesa del Carmine di Fabrizia

LA CHIESA DEL CARMINE

L'opera dello scrittore Franco Carè, “La cavalera 400 anni di storia di Fabrizia” contiene storici riferimenti sulla Chiesa del Carmine, facenti capo a ricerche su documenti degli archivi di Stato di Napoli e documenti della diocesi di Catanzaro, nonchè a numerosi studi colà documentati.

L'edificazione della Chiesa del Carmine risale al 1753 e fu voluta in dipendenza del “sensibile aumento demografico”. Questa Chiesa, “giovandosi di un fondo denominato ‘mellara', attribuito dallo stesso fondatore , il Sac. Antonio Arena, poté essere realizzata con schemi e materiali diversi dalle precedenti chiese di Fabrizia”.

La Chiesa del Carmine fu “edificata su progetto e direzione di anonimi scalpellini serresi” e “venne dislocata sul pianoro della vallonella” dal qual punto poi pare che di sia sviluppato “un sistema viario più ampio rispetto alle rughe tradizionali”.

La Cassa Sacra concesse alla Chiesa del Carmine aiuti economici e, “con la nomina nel 1786 del Sac. Giovanni Aloe a primo parroco” la conferma quale “unica parrocchiale” ed ebbe “assegnati i beni della soppressa parrocchia di S.Teodoro in Caulonia e parte del soppresso convento degli Agostiniani, anche di Caulonia”.

Un promemoria particolare è più che d'obbligo farlo sulla statua di straordinaria bellezza della Madonna del Carmine, presente nella Chiesa dedicata alla Beata Vergine. Nel 1846 a Fabrizia il parroco Raffaele Mamone, prendendone in consegna la chiesa del Carmine, provvide con il contributo degli adepti a ordinare la nuova statua della Madonna allo scultore più famoso della Calabria, De Lorenzo da Dinami. Questa meravigliosa statua, tuttora in dotazione dell'omonima chiesa, è stata di recente restaurata ed è un piacere osservarne la perfezione di forme e colori ma principalmente, la complessa e spettacolare rappresentazione iconografica d'insieme.

Altra particolarità da rimarcare riguarda le Confraternite. Si legge che nel periodo considerato era presente nel popolo la vocazione per le confraternite intese come associazioni di solidarietà nel “travagliato mondo paesano cosparso di triboli e di egoismi”. Già Ferdinando IV nel 1779 aveva riconosciuto con decreto del 4 giugno la confraternita del Rosario ed il governo borbonico di Ferdinando II intervenne “a favore della comunità prunarese, sempre con decreto, ad approvare in data 7 gennaio 1842 l'istituzione di un'altra confraternita, quella intitolata a Maria SS. del Carmine e Immacolata”. La nuova associazione nella chiesa del Carmine fu fondata da Stefano Franzè, Vincenzo Simonetta e Marco Maiolo era stata approvata dal vescovo Lucia in data 28 marzo 1851”

La festa principale della Chiesa del Carmine, è tutt'ora la Festa della Beata Vergine del Monte Carmelo, che si svolge in due fasi. La prima ricorrenza è quella del 16 luglio, giorno stabilito dal calendario gregoriano e prevede le celebrazioni delle messe mattutine ed, inoltre, la messa pomeridiana, alla fine della quale si porta in processione la statua (piccola) della Madonna per il percorso che va dalla Chiesa alla cosiddetta “Cona” in Contrada Serricella. La seconda celebrazione viene di solito fissata alla prima domenica di agosto e prevede, oltre alle messe, la processione con la bellissima statua tradizionale, attraverso tutto il percorso ordinario del paese. La festa, inoltre, viene allietata da festeggiamenti civili che si svolgono tra sabato e domenica, con complessi musicali, banda e spettacolari fuochi pirotecnici. L'attuale parroco Don Vincenzo Maiolo si fa coadiuvare da un apposito Comitato della chiesa che si occupa dei festeggiamenti.

Le notizie storiche contenute in questo elaborato sono tratte dal saggio dello scrittore fabriziese Franco Carè dal titolo “La cavalera 400 anni di storia di Fabrizia” e dagli altri scritti citati.

©wbm2008-2012

Vs/Wbm Maria Cirillo

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