"CONSIGLIO COMUNALE APERTO " -

Fabrizia, Consiglio Comunale aperto per protesta contro il dissesto viario

A Fabrizia è stato convocato d'urgenza un Consiglio comunale aperto, per discutere del degrado nel quale versa la viabilità provinciale, con particolare riferimento ai tratti che riguardano il territorio fabriziese, e trovare sostegno in favore di un'azione di protesta nei confronti dell'Amministrazione provinciale inadempiente. Il Presidente del Consiglio, Domenico Suppa, ha parlato di una situazione stradale insostenibile affermando che questo comprensorio “è abbandono da Dio e dalla Provincia”. Il sindaco Minniti Antonio ha aggiunto che le condizioni della viabilità che ci riguarda fanno “schifo”, ed ha espresso il rammarico per l'esito negativo di tutte le sollecitazioni finora messe in atto. Dà atto, comunque, che finora, potendo colloquiare con un'amministrazione che è gestita da una coalizione di centro sinistra, si è cercato di attenuare il tono delle proteste, però – aggiunge – che a questo punto la situazione non è più sostenibile. La Provincia non si deve occupare solo della zona di Filadelfia e trattare il comprensorio delle Serre come di serie B. Persino il Prefetto, personalmente constatando durante una recente visita a Nardodipace lo stato di colabrodo della viabilità e si è offerto di presentare direttamente le proteste dei cittadini di Nardodipace e Fabrizia, per la messa in sicurezza delle strade. Allo scopo, presenta un documento da lui predisposto, da approvare e presentare ai vari rappresentanti istituzionali interessati, nonchè per corroborare l'azione del Prefetto. Aggiunge che, nel caso non fossero sufficienti le proteste democratiche, si deve passare a quelle più incisive, ivi compresi i servizi televisivi e la mobilitazione dei cittadini. Informa che vi sono oltre due milioni di euro, già destinati alla viabilità della zona Nardodipace e Fabrizia, non utilizzati, che potrebbero risolvere i problemi, ma i tempi appaiono lunghi. Il rischio è che, scomparendo a dicembre la Provincia di Vibo Valentia com'è nei piani governativi, la viabilità resta esposta al degrado maggiore.

L'azione intrapresa viene condivisa esplicitamente dal Presidente della Comunità Montana delle Serre, Bruno Tassone, che dichiara di farsi portatore presso tale consesso per un ordine del giorno aggiuntivo su questo argomento, stigmatizzando il comportamento dell'Amministrazione provinciale che ha abbandonato completamente queste zone in tutte le azioni intraprese, comprese le assunzioni, che hanno interessato altre zone ma non il comprensorio delle serre. Da San Nicola in giù, nessun cittadino è stato destinatario di alcuna opportunità di lavoro. Il sindaco di Spadola, Giuseppe Barbara, anche in veste di rappresentante della Commissione Straordinaria del Comune di Nardodipace, ha descritto la situazione viaria, soprattutto quella riguardante il predetto Comune, come assolutamente disastrosa, addirittura più che quella del resto della zona. Il Prefetto, infatti, avendo constatato di persona tale insostenibile stato, si è sentito spontaneamente in dovere di intervenire presso la Provincia. Alle apposite lettere già inviate, sono seguite risposte rassicuranti circa l'imminente inizio dei lavori. Il Sindaco del Comune di Giffone , Nicodemo Alvaro, come al solito presente a Fabrizia quando si tratta di appoggiare il miglioramento delle comunicazioni tra le limitrofe zone, entrambe di confine delle due province, quella reggina e quella vibonese, si è premurato di informare che è in discussione alla Regione Calabria un progetto viario che risponda ad una efficiente comunicazione tra Giffone e Serra San Bruno, che ovviamente interessa anche Mongiana e Fabrizia. Personalmente ritiene, tra l'altro, che questo nostro territorio costituisce un'area d'interesse paesaggistico notevole anche per il loro paese, nonostante l'appartenenza a provincia differente.

Le sollecitazioni, venute dal pubblico presente, hanno puntualizzato il fatto che si parla da anni di questi disagi, ma quello che resta sono solo parole. A parere di Virginio Randò, Presidente dell'Associazione Fabrizia in Movimento, servono proteste più eclatanti per essere sentiti. Mentre l'industriale dell'Acqua Fabrizia, Giacomo Latassa ha lanciato addirittura una proposta operosa, cioè quella di eseguire gli interventi di riparazione delle buche direttamente, visto che molti cittadini sarebbero ben disposti a farlo, a patto però, di essere sollevati da eventuali responsabilità. Nella sostanza, altrimenti, nonostante le parole di questa sera, si rimarrà con nulla di fatto.

Ciò che, in fin dei conti, si è notato, al di là delle pur meritorie iniziative volte alla presa di coscienza del problema, è la diffidenza nei confronti delle istituzioni preposte, che non dicono la verità al cittadino, e tentano sempre di estromettersi da responsabilità e competenze, territoriali o funzionali, scaricandole verso altri. Giunti alla fine delle giravolte, arriva il problema della mancanza dei soldi. Ora c'è pure il problema della crisi. Incombe la spending review ma, guarda caso, i soldi per pagare feste, cene e rinfreschi vari, contributi e prebende elettorali, ci sono sempre. I cittadini chiedono prima di tutto i diritti, il lavoro ed un minimo di condizioni di sicurezza della rete viaria, già inadeguata e pericolosa strutturalmente, risalente a più di mezzo secolo fa.

 

Grazie dell'attenzione ed a presto

Maria Cirillo

13 ottobre 2012

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