PERCHE' LE TASSE AUMENTANO

Il Consiglio Comunale di Fabrizia (Delibera N.7 del maggio 2012) ha aumentato l'aliquota dell'addizionale comunale IRPEF, di 0,2 punti percentuali sullo scaglione iniziale di reddito, fino ad arrivare a 0,6 punti sullo scaglione più alto, realizzando un aumento di 4 punti in più rispetto a quello deliberato per l'anno 2011, pari allo 0,2%. Tutto ciò nonostante i consistenti risparmi conseguenti alla drastica riduzione, da parte della Commissione straordinaria, di attività ed interventi comportanti spese non assolutamente indispensabili, specie nelle ultime due gestioni finanziarie 2010 e 2011.

Tutti i livelli di governo del paese, da quello centrale a quelli locali, fanno la loro parte.

Per la verità, non proprio tutti: Ecco, ad esempio, un breve ragguaglio sulla situazione di altri comuni della provincia di Vibo Valentia:

Arena, Dasà, Filogaso, Francavilla,Mongiana, Nardodipace, Polia, San Nicola da Crissa, Vallelonga, Vazzano: aliquota 2011 Zero e confermano aluquota ZERO per l'anno 2012.

Senza andare oltre i vicini confini, ci si può riferire anche alla provincia di Catanzaro, in cui molti comuni, pur mantenendo gli equilibri di bilancio e senza essere andati in dissesto, sono ancora con aliquota zero. Si possono citare Cardinale, Centrache, Torre di Ruggiero, Argusto, Cenadi, Sant'Andrea Apostolo dello Ionio, Gagliato, ecc. Evidentemente un'apprezzabile e doverosa attenzione, funzionale ad evitare sovrabbondanti disagi, ha consentito di non sovraccaricare il già gravoso fardello delle famiglie, per tappare i buchi creati da improprio uso delle risorse e da scorrette (o mancate) manovre correttive. Spesso si registrano vere e proprie voragini - nonostante i servizi siano dovunque ridotti ed inadeguati - che soffocano la già debole economia reale. Ancora peggio va a livello regionale. L'addizionale regionale IRPEF è al massimo già dallo scorso anno 2011, confermata per il 2012, nell'aliquota del 2,03 PER CENTO: una batosta che impoverisce consistentemente la busta paga dei lavoratori. Uno sguardo alle altre Regioni ce la dice lunga sul record delle dilapidazioni e sperperi da coprire con le nostre tasche. Un primato negativo che non fa onore alla nostra regione, rispetto a quasi tutte le altre. Tra le più virtuose troviamo le regioni Basilicata, Trentino Alto Adige, Veneto, Val d'Aosta, Friuli, Sardegna e provincia di Bolzano, attestati sull'aliquota dell'1,23%, minimo previsto dalla normativa in vigore. Lombardia, Piemonte, Toscana, Liguria, applicano il minimo 1,23% fino ad un primo scaglione predeterminato, prevedendo, alcune, addirittura un tetto di esenzione per i redditi che non superano la cifra prevista, con un massimo non più alto dell'1,73%. La Calabria, invece, è al massimo. Più di così non poteva.

I governi sperperano, le amministrazioni locali languono ed i cittadini pagano. Ma continuano a fidarsi e non si domandano perché questo succede.

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