"CITTADINI E DIRITTI"

Incontro informativo Fabriziaese "Acqua viva per vivere"

Anche a Fabrizia è allerta sul problema inquinamento dell'Alaco e sulla non potabilità dell'acqua che viene distribuita nelle case degli abitanti. A cura dell'Associazione Crescere Insieme Fabrizia, del Comitato Civico Pro-Serre, e di Vivifabrizia.it, si è tenuto nella sala consiliare del comune la manifestazione “Acqua per vivere” organizzata per informare i cittadini sui risvolti reali riguardo al tema Acqua pubblica, una questione spinosa ed attuale nel territorio delle Serre calabre.

Gli interventi informativi, scaturiti da un'eloquente relazione di Maria Cirillo e dalle angoscianti informazioni, puntuali e realiste, del Presidente del Comitato Civico Pro-Serre, hanno fortemente toccato le corde della sensibilità dei presenti, i quali hanno partecipato allo scambio di preoccupazioni e ragguagli sulla tragicità dei fatti. L'obiettivo di sollecitazione e partecipazione è stato decisamente realizzato, avendo colto nel segno quella presa di coscienza che, secondo l'intenzione di Maria Cirillo, era doveroso promuovere da parte delle persone impegnate e attente ad un adeguato progresso civico. L'acqua è vitale e la sua potabilità esprime il diritto alla vita. Anche gli eccessi di potabilizzazione con quantità industriali di sostanze chimiche e i frequenti interventi esterni, probabilmente alla lunga mineranno la salute dei cittadini-utenti, ignari e a volte volutamente tenuti all'oscuro dai responsabili mediante pericolose bugie sulla potabilità dell'acqua. Se non vengono adottati opportuni provvedimenti per una completa verifica igienico-sanitaria dell'acqua, al di là delle stantie regole valevoli per il passato ed oggi obsolete – poiché si è ormai in presenza di pericolosi ed antigienici laghi e non più di sorgenti – la salute pubblica sicuramente avrà spiacevoli risvolti. Il passo indietro contrattuale dalla multinazionale che gestisce l'invaso Alaco, fonte di grave pericolo sanitario e per di più fonte di sprechi (nonché causa di tariffe da strozzinaggio) è stato l'altro tema affrontato nell'interesse dei cittadini utenti.

Le problematicità con le quali sono state costrette a convivere le popolazioni di circa 88 comuni non paiono poter essere risolte con semplici interventi di breve periodo. Secondo Salvatore Albanese, le condizioni dell'invaso Alaco erano terribilmente compromesse già a partire dalla sua realizzazione. Tempo fa ci fu pure il sequestro preventivo dell'invaso ma nulla è cambiato, dal momento che in ogni caso esso continua ad erogare l'acqua nelle medesime condizioni igieniche e velenifiche di sempre. Ancora scarsi sono i risultati pratici ottenuti attraverso le continue manifestazioni delle varie associazioni di cittadini, il cui riferimento principale per la zona è Comitato Civico Pro-Serre, con le sue annose ed appassionate battaglie per la legalità ed i diritti. Da una prova di collaudo, ha riferito Albanese, si è passati all'approvvigionamento delle case, senza che si fosse operato, né allora né mai, un intervento di bonifica di quello che per anni è rimasto un sito di probabile discarica di rifiuti, plausibilmente ingoiati con facilità dalle cosiddette sabbie mobili del lago. Ecco perché alle sponde del lago cresce una vegetazione di colore marrone o nero. Argomento ripreso anche dai cittadini che avevano osservato la stranezza. I veleni, il benzene ed il cloroformio presenti nel terreno del lago (che non ha neppure una piattaforma cementata) sono certamente le sostanze colpevoli. Il lago è sotto sequestro e vi sono decine d'indagati tra manager e dirigenti responsabili della gestione e distribuzione dell'acqua. Tuttavia lo stesso lago è rimasto nell'insalubre condizione d'impurità ed indepurabilità dalle pericolose componenti metalliche. Unico risultato concreto raggiunto è stato, afferma Albanese, un finanziamento di 200 mila euro per un nuovo approvvigionamento idrico, che questa volta si sta cercando di far spendere bene in modo tale da avere un'apprezzabile quantità di acqua buona. Sull'argomento nuove sorgenti ha dato un prezioso contributo anche Giuseppe Mario Aloi, il quale ha dichiarato che nel periodo in cui ha rivestito la carica di Sindaco, ha portato con pochi soldi (circa 30 mila euro) una importante quantità di acqua che si aggira sui 4 litri al secondo.

Sarebbe il massimo della conquista civica riuscire ad avere il meglio e con pochi sprechi!

L'azione informativa che a Fabrizia si sta attuando, ha concluso il Presidente Iacopetta, non deve essere vista come un intervento di natura sterilmente politica, bensì una produttiva sensibilizzazione collaborativa per la soluzione dei problemi. La questione sarà affrontata anche in sede prefettizia, non appena sarà chiusa e consegnata al sindaco la petizione in corso.

Maria Cirillo

20 marzo 2014

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