"ACQUA CARA E SPORCA "
Oltre al danno la beffa: Dispotica lettera ai firmatari della petizione
Non si può restare indifferenti di fronte alle esibizioni di potere, forse anche ostentate, dell'Amministrazione comunale, su alcuni cittadini che hanno aderito alla petizione per l'acqua pubblica e sana e per avere bollette più leggere e legittime.
La strana lettera ricevuta da alcuni di loro mostra esattamente a quale deformazione della democrazia si siano spinti. Cittadini ignari che, per aver firmato la petizione, vengono quasi redarguiti da una missiva che rinfaccia il mancato pagamento dell'acqua (pare per l'ultimo anno di ruolo) pur non essendo gli unici a non aver pagato in quanto, per loro stessa ammissione, le partite impagate sono parecchie.
Il Sindaco di Fabrizia, considerando i problemi a senso unico, ha in buona sostanza tentato di dare uno smacco a qualche cittadino indifeso, provando a dare scacco matto ai promotori ed organizzatori della petizione. Certamente qualche freccia raggiunge il bersaglio, ma per la generalità dei casi invece ha solo reso più palese che a Fabrizia non si può parlare, ma soprattutto non si possono reclamare diritti.
Le autorità sopraordinate e indipendenti dovrebbero esaminare questo atteggiamento, in quanto non crediamo sia lecito mettere soggezione a chi avanza, con strumenti democratici, una legittima istanza civica. E' palese, infatti, che sul tema acqua potabile, nonostante tutto, si registra una sostanziale chiusura dell'Amministrazione comunale.
In realtà il tema della petizione si basa su presunte illegittimità riguardanti la tariffazione e soprattutto l'inidoneità della gestione Sorical dell'acqua potabile, e naturalmente non attiene al tema della riscossione dei tributi a ruolo, di competenza esclusiva dell'ente creditore.
Si rimarca, invece, il fatto che sono diversi i profili di illegittimità nella questione idrica. Oltre a quelle già evidenziate nel testo della petizione – e non si strumentalizzi la morosità – vi è anche la problematica delle tariffe deliberate ed applicate, che non hanno alcuna fondatezza né normativa, né di ragionevolezza. Sono tariffe lontane dalle regole stabilite e per di più, esageratamente gravose per gli utenti.
In conclusione, anziché usare tal solerzia per redarguire i cittadini che avanzano richieste democratiche, il Sindaco si adoperi più adeguatamente per risolvere i problemi della salute dei cittadini, provvedendo innanzitutto ad approvvigionarli di acqua potabile e sicura e ad applicare tariffe più giuste.
Maria Cirillo
22 giugno 2014
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