AL DI LA DELL'OCEANO, UNA MORTE CHE RATTRISTA FABRIZIA
Il Caporale Nathan Cirillo, fabriziese d'origine, ha dato la vita in onore del Canada, suo paese di nascita
Era un giovanissimo padre Nathan Cirillo, ma anche un giovanissimo figlio e certamente le ferite per la sua tragica morte sono profonde e trafiggenti, qualsiasi sia il punto dal quale lo si voglia guardare. L'uccisore, ucciso a sua volta, è stato identificato come Michael Joseph Hall, 32 anni, un uomo convertito all'Islam che usava il nome di Michael Zehaf-Bibeau. Il Caporale Cirillo faceva parte del cerimoniale di guardia presso il National War Memorial di Ottawa quel mercoledì 22 ottobre 2014. L'assalitore, dopo aver ucciso Nathan, ha fatto irruzione nella sede del Parlamento, terrorizzando pubblico e politici, finendo a sua volta colpito a morte.
Un eroe il giovane Caporale Cirillo, indubbiamente, e non solo per combinazione degli eventi. Esistono in rete testimonianze che lo descrivono come un uomo buono, disponibile e pronto ad aiutare chi ne aveva bisogno. Amava le persone ed era pure un patito degli animali. Aveva scelto di fare il soldato non tanto per gli onori e la carriera, ma perché amava quel lavoro. Era ancora un riservista part-time al servizio del reggimento canadese Argyll e Sutherland Highlanders, ma sognava di aderirvi a tempo pieno.
Il figlioletto Marcus ha potuto avere soltanto cinque anni di compagnia del padre; veramente pochi, ma sufficienti per portarsi nel cuore l'orgoglio di essere nato da una persona meravigliosa. Sui social, amici e conoscenti si sono scatenati subito in migliaia, esprimendo gran dispiacere per l'inaspettata morte.
Immediati furono i soccorsi, subito giunti appena furono uditi gli spari, ma non poterono salvargli la vita. "È morto tra le braccia di cinque persone di cura" ha detto a NBC News' Kevin Tibbles, che hanno tentato alacremente di salvarlo. Perfetti sconosciuti ma che hanno lavorato come una squadra. Il viaggio di Nathan Cirillo, invece, è proseguito sulla strada degli eroi morti, anziché sull'ardua strada di questo ingiusto mondo, dove il valore della vita spesso è messo all'ultimo posto. Il corpo di Nathan è stato trasportato attraverso la strada degli Eroi a Port Hope Ontario, su un carro funebre, da Ottawa a Hamilton, venerdì 24 ottobre.
Amici e familiari lo descrivono come un "grande padre" ed il lavoro che svolgeva, grazie al suo fisico da atleta, in qualità di "Bouncer" guardia di sicurezza al night Club Absinthe, non gli impediva di essere considerato un "uomo dolce e gentile". Egli utilizzava le buone maniere; si afferma che lui affrontava sempre i conflitti in discoteca con parole piuttosto che con i pugni.
Le radici del C Nathan Cirillo, risalenti al modesto e laborioso paese di Fabrizia, piccolo centro dell'Italia meridionale, situato nelle incantevoli Serre Calabre, erano certamente il filo conduttore caratteriale. Suo nonno Antonio Cirillo giovane lavoratore intraprendente, partì insieme alla famiglia negli anni cinquanta per il Canada, dove riuscì presto ad aprire un'attività commerciale di generi alimentari. Il figlio Francesco, nacque in Canada e lì si sposò. Dal matrimonio di Francesco con Kathy nacque Nathan ed altre due sorelle. Ma la convivenza tra i due finì quando Nathan era ancora un bambino ed il padre emigrò in Costarica.
Il suo piccolo Marcus non potrà godere della presenza del padre, come lui stesso non ha potuto, ma gli sarà certamente da guida e sarà il suo faro. A lui in questo momento il pensiero più intenso ed affettuoso con l'auspicio che gli sia in serbo una buona sorte.
A memoria di quanti conobbero la famiglia, ma soprattutto per dare l'opportunità ai giovani di avere memoria delle radici, spesso tanto amate ma talvolta bistrattate, è utile postillare anche il soprannome del nonno di Nathan Cirillo. Antonio Cirillo era detto Petrerà. Fratelli e le sorelle a suo tempo partirono per nuove opportunità verso le Americhe. La sorella Maria, in uno dei viaggi transatlantici dagli Stati Uniti, incappò nel naufragio della nave Andrea Doria, avvenuto il 26 luglio 1956. Al largo del faro di Nanthuket nell'Oceano Atlantico, l'Andrea Doria si scontrò con la nave Stocholm. Nella collisione persero la vita 52 persone. La signora Maria Cirillo, zia di Nathan, fortunatamente fu tra le persone che ce la fecero ad essere soccorse e salvate dal naufragio.
25 ottobre 2014
Maria Cirillo
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